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Overlanders checklist: 10 cose che assolutamente non dovete dimenticare prima di partire

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C’è un grande e meraviglioso mondo da scoprire quando ci si muove in fuoristrada, ma prima di viaggiare troppo lontano e prima di immettersi in percorsi difficoltosi è bene assicurarsi di avere al seguito tutto il necessario per un ritorno sicuro su strade più “tranquille” e trafficate.

Ecco quindi 10 cose da ricordare quando si prepara il proprio veicolo per la prossima avventura.

1. Gli pnemumatici

Pur avendo investito nelle migliori gomme all-terrain o mud-terrain in commercio non bisogna dimenticare di portare in viaggio un buon kit per la riparazione e il mantenimento degli pneumatici. Il kit dovrebbe includere un manometro per indicare la pressione, uno sgonfiatore rapido (deflator), un kit di tappi di scorta, delle valvole e naturalmente almeno una ruota di scorta.

Un compressore è utile per mantenere la giusta pressione degli pneumatici in base alle condizioni del terreno, ma può anche servire per gonfiare nuovamente un pneumatico danneggiato in caso si debba raggiungere un luogo più comodo per effettuare la riparazione. Ci sono molte opzioni, ma bisogna stare attenti alla qualità dato che in commercio esistono prodotti fragili e quindi non adatti ad un uso intensivo: i compressori possono essere portatili oppure installati in modo permanente. I compressori migliori si collegano direttamente alla batteria del veicolo mentre quelli progettati per essere inseriti in una presa per accendisigari sono normalmente lenti e poco affidabili.

In fuoristrada la pressione delle gomme diventa un parametro fondamentale al fine di uscire dalle difficoltà

L’alternativa più naturale per un camion è quella di utilizzare lo stesso compressore dell’aria dei freni per gonfiare gli pneumatici, quindi prima di partire sarà necessario predisporre un attacco rapido per collegare un manometro e la pistola per gonfiare. Sempre per quanto riguarda i camion va ricordato che per risparmiare tempo durante le fasi di sgonfiaggio degli pneumatici l’uso di un deflator (meglio se calibrabile automaticamente) diventa ancora più importante.

Abbiamo visto viaggiatori utilizzare il verricello Warn Powerplant Dual Force che combina la funzione di argano a quella di compressore, questo sistema ci è sembrato interessante per risparmiare spazio.

Winch e compressore in un unico componente, il WARN Powerplant

2. Recupero del veicolo

Viaggiando in solitaria su terreni impervi si rende molto utile avere a propria disposizione un verricello di potenza adeguata, tuttavia per utilizzare questi dispositivi è bene fare un po’ di pratica e cercare di farsi spiegare le tecniche di recupero da persone esperte. Si tratta di oggetti potenzialmente molto pericolosi e quindi prima di tutto dovete pensare alla vostra sicurezza. Non è davvero obbligatorio installare un verricello, sopratutto quando si viaggia in un gruppo di veicoli, dato che in questo caso ci si potrebbe salvare installando dei punti di rimorchio (anelli) sulla parte anteriore e posteriore del veicolo.

Tuttavia, avendo intenzione di muoversi su terreni accidentati raramente frequentati da altri viaggiatori o locali è bene prevedere di essere autonomi e quindi possedere un argano. Alcuni dei costruttori più noti di argani sono WARN, SuperWinch e ComeUP.

Al momento dell’acquisto di un verricello non bisogna dimenticare di controllare il proprio impianto elettrico e assicurarsi che la struttura dell’argano e i punti di montaggio si adattino al dispositivo scelto. L’argano e tutti gli altri accessori adatti al recupero devono avere un indice di trazione superiore a una volta e mezza il peso lordo del veicolo.

Uso del verricello in un bosco, gli alberi in questo caso vengono in aiuto nel caso si sia da soli

Per prepararsi a qualsiasi scenario di recupero consigliamo anche investire in un kit di accessori aggiuntivi che vi potranno tornare molto utili. I kit devono includere una cinghia di recupero, un salva-albero, guanti da lavoro e almeno due anelli a D. Altre utili aggiunte al proprio kit includono una catena e una bella borsa per riporre comodamente il tutto.

Altri attrezzi di recupero da tenere in considerazione includono una pala e un ascia, magari un kit a pezzi intercambiabili potrà aiutarvi a salvare spazio. Volendo esplorare zone boschive pensate anche ad un machete e una piccola sega dato che si tratta di utensili che possono diventare indispensabili per uscire da situazioni difficili.

Per esperienza poi possiamo dire che un crick con corsa lunga è più versatile e più robusto di quelli semplici in dotazione allo stesso veicolo e che comunque è sempre bene disporne di due (sopratutto per i camion).

Kit di recupero aggiuntivo componibile

Le piastre di recupero invece sono un elemento fondamentale. Quelle in plastica rigida sono ideali per veicoli leggeri dato che funzionano benissimo anche per il fango più profondo, mentre piastre in fibra (meglio se kevlar) o in ferro sono da preferire a quelle di alluminio per tutti i restanti veicoli. Per quanto ci riguarda abbiamo avuto pessime esperienze nell’utilizzo delle piastre d’alluminio dato che tendono a torcersi e a non riprendere la forma originale. L’ideale sarebbe avere quattro piastre di recupero, tuttavia due è il minimo indispensabile.

3. Gli attrezzi

Oltre alle solite chiavi, pinze, morsetti e cacciaviti, un multi-attrezzo Leatherman si rivela essere l’ideale soluzione all-in-one. Per quanto ci riguarda troviamo molto utile avere con noi tubi di resina epossidica che sono abbastanza forti da consentire di rattoppare un grande foro in un differenziale e quindi consentirti di tornare a casa o per avvicinarsi ad una officina.

Portate con voi anche cacciaviti piccoli, ideali per lavorare sulle viti di componenti elettrici e a tal proposito non dimenticate anche nastro da elettricista, un saldatore a stagno alimentato a gas e diversi componenti di raccorderia elettrica che possono esservi utili a realizzare connessioni volanti.

Non andranno lasciati a casa fascette di varie dimensioni, filo di ferro, nastro americano elastici fatti con pezzi di camere d’aria, viteria di ricambio e qualche piatto di ferro utile per costruire sostegni temporanei.

Una riserva di oli per differenziali e olio motore insieme a una lattina di WD-40 non possono mancare nel kit di nessun fuoristradista.

4. Preparazione del pronto soccorso

Viaggiando può succedere di farsi male, come minimo, bisogna aspettarsi di farsi dei lividi o ricevere diverse punture di insetti, ma sono possibili anche tagli e distorsioni quindi è bene essere preparati. Quando si viaggia in luoghi remoti la sicurezza è la priorità assoluta e quindi è meglio avere con se qualcosa in più rispetto che qualcosa in meno.

Un kit di pronto soccorso generico dovrebbe essere considerato come il minimo indispensabile, ma se prevedete un viaggio lungo ci sarebbero un’immensa quantità di articoli da suggerire – troppi per essere descritti nel dettaglio – così sotto elenchiamo da dove iniziare:

  • Bende e garze assortite, steril strip, impacco per vesciche
  • Salviette sterilizzate, creme antibatteriche e antisettiche
  • Guanti in vinile e disinfettanti per mani senz’acqua
  • crema solare
  • Creme antri prurito
  • Pinzette, spille da balia e forbici
  • Lavaggio oculare con contagocce
  • Ibuprofene, paracetamolo e aspirina

5. Accessori utili per tirarsi fuori da situazioni difficili

Siamo sicuri che arrivati a questo punto starete pensando che le cose da prevedere al fine di iniziare un viaggio in fuoristrada possono essere troppe, tuttavia è bene essere preparati e quindi dobbiamo dirvi che non abbiamo ancora finito:

Altri articoli da tenere in grande considerazione

  • GPS, mappe di sentieri e strade e binocolo
  • Guida alle piante commestibili
  • Pannelli solari, generatore e inverter di potenza
  • Torcia ad alta luminosità e torcia a manovella (senza batterie)
  • Coperte extra, teloni impermeabili e corde elastiche
  • Poncho anti-pioggia, calzini e biancheria intima extra (custoditi in sacchetti con chiusura a zip per garantire la massima impermeabilità), scarpe e stivali di ricambio con lacci extra
  • Numeri telefonici importanti scritti su carta, passaporto e copie di altre importanti informazioni personali
  • Contanti extra in diverse valute

6. Prepararsi all’emergenza

Booster per avviamento d’emergenza

Ogni veicolo, fuoristrada (ma anche i veicoli normali) dovrebbero contenere un kit di emergenza dotato di taglierina per cintura di sicurezza, cavi di avviamento, punta rompi-vetro, razzi di emergenza, fischietto, torcia elettrica, triangoli riflettenti, un manometro per pneumatici e un imbuto per l’olio. Altri oggetti da tenere in considerazione sono razzi di segnalazione, accendini e fiammiferi, uno specchio di segnalazione, una tanica di scorta e, naturalmente, un sacco di batterie in più contenute in una custodia impermeabile.

Un booster per batteria portatile permetterà di rilassarsi sopratutto in caso si stia viaggiando da soli e c’è anche da dire che alcuni dispositivi sono molto interessanti perché permettono di ricaricare altri apparecchi elettronici come cellulari e GPS. Tuttavia attenzione a tenerlo sempre carico!

Infine ricordiamo che è sempre intelligente installare un estintore facilmente accessibile.

7. Idratazione e sostentamento

Sistema di filtrazione acqua e successiva potabilizzazione

Cibo e acqua sono ciò che fa funzionare bene il nostro corpo e durante un viaggio in fuoristrada le energie potrebbero servire anche per cavarsi fuori da qualche impiccio. Ricordate di non partire mai senza riserve adeguate di acqua, anche quando pensate di affrontare un viaggio breve dato che potrebbe succedere un imprevisto anche in queste occasioni.  Installate a bordo dei serbatoi per l’acqua potabile, e prevedete anche l’installazione di filtri potabilizzatori come Katadyn o Seagull. Installazioni fisse permettono una più rapida potabilizzazione dell’acqua e quindi una maggiore capacità di erogazione. Non dimenticate che nel caso abbiate prelevato acqua di dubbia provenienza questa  andrebbe filtrata anche prima di fare la doccia dato che la sua nebulizzazione e successiva inalazione potrebbe comunque causarvi problemi.

I piccoli frigoriferi portatili possono essere una soluzione perfetta per i veicoli più piccoli, mentre camion o camper 4×4 potranno probabilmente dotarsi di frigoriferi fissi di più grande capacità. 

Esempio di frigorifero portatile e riserva d’acqua installata in un fuoristrada di medie dimensioni

Portare cibo e acqua in quantità sufficiente a coprire almeno il doppio della durata della tappa in cui prevedete di non trovare rifornimento. Pur avendo a disposizione un frigorifero è bene prevedere di portare con se  anche cibi non deperibili velocemente. Considerate di avere a disposizione una certa quantità di frutti disidratate e verdure in scatola come fagioli e zuppe sostanziose che diventano una valida fonte di proteine.

Alcuni altri elementi da considerare:

  • Barrette energetiche
  • Pacchetti di zucchero
  • Compresse Micropur per purificare l’acqua
  • Ricambi per filtri acqua
  • Penna ionizzatrice per potabilizzare
  • Vitamine

8. La cucina

Esempio di installazione cucina estraibile su fuoristrada

Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di cibo e acqua e quindi ora possiamo anche dare qualche idea riguardo la cucina. Una piccola cucina da campo portatile alimentata ad alcol potrebbe essere un ottimo punto di partenza, tuttavia installazioni più grandi come quelle realizzabili in camper e camion consentono agevolmente di avere una cucina molto simile a quella di casa. Cucinare non deve essere inteso come un optional o una comodità, ma banalmente come un elemento fondamentale al fine di rimanere in salute ed usufruire di cibo di ottima qualità. E’ inutile pensare di affrontare un lungo viaggio con la speranza di sopravvivere cibandosi di alimenti in scatola, molto meglio affidarsi ad un impianto a gas che consenta una buona autonomia anche in aree remote. Per quanto riguarda pentole e padelle sarebbero da preferire set da campeggio in acciaio inossidabile robusti e longevi nel tempo.

Ecco altro da aggiungere alla lista delle cose da portare in viaggio:

  • Pentola alta per bollire acqua, scaldare zuppe o preparare minestre
  • Griglia
  • Utensili da cucina, set di coltelli, tagliere, tazze e piatti lavabili
  • Bustine di tè e caffè
  • Sale, pepe e spezie base
  • Vaschette pieghevoli per il lavaggio di piatti, sapone eco-compatibile, detergenti e spugne per grattare
  • sacchi della spazzatura e sacchetti di plastica della spesa in materiale biodegradabile
  • Borse con chiusura a zip e fogli di alluminio
  • Asciugamano e panno di daino

9. Rimanere connessi

Rimanere connessi, un modo per sentirsi più al sicuro

Anche se si è in procinto di disconnettersi dalla vita di tutti i giorni è importante capire che la capacità di comunicare rimane un punto importante anche per quanto riguarda la sicurezza. Consigliamo quando si viaggia in luoghi molto remoti di avere partire con un minimo di due veicoli, nel caso non si abbiano compagni di viaggio pensate di incontrarli lungo la strada prima di iniziare l’attraversamento del punto critico. Con tutta probabilità anche altri avranno la vostra stessa esigenza e quindi sarà facile trovare un secondo equipaggio con cui condividere qualche giorno di viaggio. Questo diventa molto importante per avere un aiuto in caso si dovesse effettuare un recupero, un salvataggio o addirittura in caso si debba abbandonare il veicolo. Nel caso non si trovassero compagni, oppure non si abbia voglia di cercarli potrebbe essere interessante pensare di portare con se un’ancora di terra da utilizzare come appiglio per il verricello.

Utilizzare un’ancora di terra potrebbe esser una buona idea a patto di avere anche un verricello

Per rimanere in contatto con altri equipaggi si possono usare radio CB. L’acquisto di una radio VHF garantisce l’accesso ad uno spettro più ampio di frequenze e quindi può garantire oltre che una maggiore copertura anche un maggior pubblico di potenziali ascoltatori in caso di emergenza.

Se si ha l’idea di trascorrere molto tempo in aree remote e difficilmente accessibili un dispositivo di localizzazione personale con funzione di messaggi satellitari come lo SPOT potrà garantire un servizio di monitoraggio, di ricerca e di soccorso H24. Con questi stessi strumenti c’è anche da dire che eventuali amici e parenti rimasti a casa potranno individuare la tua posizione e quindi rendersi anch’essi conti di qualche potenziale problema.

Qualora si disponga di una radio VHF è importante sapere che non si dovrebbe mai lasciare il veicolo qualora ci si trovi in una situazione di stallo a causa di un guasto o a causa dell’impossibilità di avanzare o retrocedere. Infine, ma soprattutto, prima di partire, è utile dire sempre agli amici e alla famiglia quasi saranno i prossimi spostamenti.

10. La conoscenza è potere

Un viaggio Overland viene spesso fatto in ambienti ostili e ogni viaggiatore deve essere completamente informato sulle procedure di sicurezza e di emergenza. Si consiglia di iscriversi ad almeno un corso di formazione fuoristrada e sopratutto non rischiare di percorrere percorsi troppo difficili al proprio primo viaggio. Corsi specializzati comprendono argomenti importanti come la guida sicura in fuoristrada e le tecniche di recupero nonché argomenti interessanti come la consapevolezza ambientale.

Conclusione

 

Certo questa lista a molti potrà sembrare eccessiva, mentre altri potrebbero spaventarsi all’idea che prima di affrontare un viaggio fuoristrada si debba prevedere tutto questo. Concludiamo dicendo che ci siamo orientati verso coloro che hanno intenzione di avventurarsi nella loro esperienza di viaggio fuoristrada nel modo più consapevole possibile e che con tutta probabilità stanno per intraprendere un lungo viaggio.

Se arrivati a questo punto invece vi ritrovate appieno in quanto descritto significa che avete fatto tantissimo per prevedere ogni cosa e quindi  siete pronti a salpare le ancore e partire.

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