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Rialzo cabina

La cellula di Kamillo ha in origine un altezza di 162 cm, sufficiente per spostarsi ma limitata per viverci qualche ora o cucinare con comodità.

La scelta di alzarla è avvenuta dopo aver smontato tutta la pannellatura interna ed aver visto come è costruito il telaio portante. La struttura è composta da un telaio a traliccio con tre longheroni e dei montanti a U da 25×25 mm. La soluzione per il rialzo è stata quindi molto semplice, tagliare all’altezza dell’ultimo longherone e fare una prolunga con dei montanti a U identici a quelli già presenti.

La prima cosa su cui abbiamo dovuto ragionare è stata questa: come sollevare il tetto dopo averlo tagliato? La soluzione scelta è quella di montare un’impalcatura attorno al camion ed utilizzare poi un paranco da 2 Tonnellate per alzare la struttura.

Qui sopra vedete la struttura di pali e cinghie che ci servirà per alzare il tetto.

Il paranco verrà agganciato alla struttura con una cinghia a cricchetto acquistata alla LIDL (notare che la cinghia è stata pagata 9.90 euro quando – uguale – al Leroy Marlin costa 45 euro – LADRI)

Inizio poi il taglio della cellula, un po’ come succede per le scatole di pomodori pelati. E’ stato particolarmente difficile tagliare nel modo più preciso possibile i montanti laterali dato che essendo vicini alle porte erano un po’ ostici da raggiunegere con il flessibile. Ho notato con dispiacere anche un’altra cosa, i dischi da taglio che ho a disposizione fanno davvero schifo. Per tagliare la lamiera da 1 mm di spessore ne ho usati una decina, si sono consumati come fossero di burro. C’è anche da segnalare un’altra cosa, taglia e ritaglia ho distruttu una smerigliatrice angolare, ne ho dovuta comprare un’altra.

Eccoci al momento cruciare, solleviamo. Il paranco funziona perfettametne, utilizzamo le cinghie arancioni pe bilanciare il tetto sospeso e raggiungere quindi l’altezza desiderata in tutti e quattro i lati. Naturalmente ho mantenuto intatti i montanti delle porte sia posteriore che laterale. Le finestre invece andranno tutto rifatte dato che sono posizionate troppo in basso.

Prendiamo le misure con il nostro solito sistema, le spanne 🙂 La soddisfazione dopo due giornate di lavoro è tanta, ora cominciamo a vedere le dimensioni finali che avrà Kamillo.

E ora inizia il bello, cominciamo a costruire il telaio di rialzo con i montanti a U. Naturalmente al primo colpo ho sbagliato, mi ero dimenticato delle finestre e quindi avevo saldato qualche montante di troppo. Riprendo le misure e mi rimetto al lavoro.

Ecco risistemata il tetto sopra al nuovo telaio, incredibile ma siamo riusciti a procedere come da programma.

Inizia il lavoro di restauro della cellula, cosa un po’ lunga e non molto divertente.  Apparentemente non c’è molta ruggine, tuttavia gratta gratta qualcosa salta fuori e quindi bisogna usare molto olio di gomito e dischi di carta vetrata.

Dopo aver eliminato i residui di ruggine passo una mano di fondo per prepararmi all’incollaggio delle lamiere zincate che copriranno la nuova porzione di cellula.

La pannellatura la facciamo con della lamiera zincata da 8/10 e la incollo inizialmente con del Sikaflex 252. Il collante potrebbe essere più che sufficiente a tenere al suo posto la lamiera per parecchio tempo, però credo che metterò qualche rivetto in due o tre punti strategici – non vorrei trovarmi con il sedere allo scoperto dopo qualche chilometro di Tole-Ondulee.

Sfortunatamente non ho utilizzato lamiera in un unico pezzo per fare la pannellatura, trasportarla sarebbe stato troppo difficile. Ho deciso di dividere i pannelli in pezzi e siliconare tutto con il Sikaflex 221.

Per la parte frontale e quella posteriore utilizzerò della lamiera 6/10 per fare la pannellatura in modo da restare più leggero. Posso permettermelo dato che la superfice tra i montanti non è molto estesa.

Intanto Lucia lavora sul tetto preparandolo per la verniciatura.

Sul lato destro di Kamillo ricaveremo un portellone che ci darà accesso ad un gavone utile per stivare cose pesanti e voluminose. Le dimensioni saranno indicativamente 1000×500. Per ricavare questa superficie d’ingresso sono costretto a tagliare uno dei longheroni originali ma non è un problema, anche se la struttura è sovradimensionata la rinforzo un pochino con un angolare 3x3x3.

Ma ora è il caso di mangiare qualcosa, il lavoro mette fame!

Ed ora siamo pronti per una prima boccata d’aria, dobbiamo girare Kamillo per iniziare i lavori al posteriore – dobbiamo ricavare il supporto per due ruote di scorta.

Devo dire che per ora sono soddisfatto del risultato. L’altezza di Kamillo è ora di 335cm e la cellula ha un’altezza a vuoto – senza coibentazioni – di 197cm.

Girato Kamillo ci si rimette al lavoro!

Devo dire che non è stato facile guidare Kamillo senza il sedile – premendo la durissima frizione il mio sgabello di fortuna molto era poi così stabile.

Metto anche al lavoro mio padre, iniziamo a risistemare la porta d’ingresso laterale che mostra un po’ gli anni che ha….

Io lavoro nelle retrovie, qui sopra vedete il primo montante del telaio posteriore che reggerà le ruote di scorta. La pistra centrale mi serve per fissare l’argano con cui caleremo e isseremo le ruote. L’argano che ho recuperato porta 750 Kg e serve in origine per l’alaggio delle imbarcazioni.

Andiamo avanti costruendo la strutura ad X nel cui centro si andrà a posizionare la ruota MICHELIN XZL 365/80 R14.

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