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FAQ: Le domande più frequenti relative al nostro viaggio Overland

Un articolo in cui riassumiamo un pò delle domande che ci vengono fatte dai nostri amici e a cui abbiamo provato a rispondere qui di seguito.

Perché un Camion?

Siete mai stati derubati?

Come decidete dove andare?

Avete imparato lo Spagnolo?

Avete avuto problemi di corruzione / polizia / frontiere?

Che consiglio dareste a qualcuno che vuole fare il vostro viaggio?

Perché fate la manutenzione da soli e non andate da meccanici?

Che consiglio puoi dare per arrivare in Sud America?

C’è bisogno di un’assicurazione?


Perché un camion?

Sono in molti a chiedercelo, sopratutto ci chiedono perché abbiamo cambiato il nostro Kamillo per Valentino. La nostra risposta è che avendo pianificato un viaggio a lungo termine ciò di cui necessitiamo principalmente per tenere il budget più basso possibile è la totale indipendenza. Ciò che ci serve è poter restare fuori da campeggi, alberghi, lavanderie, parcheggi, ristoranti, bagni pubblici, insomma tutto ciò che può comportare costi aggiuntivi. Kamillo, il nostro Unimog era un ottimo camion, tuttavia la sua poca capacità di carico ci consentiva un’indipendenza limitata, sopratutto se intesa per un lungo periodo di viaggio. Molti ci chiedono dei consumi del camion, e la risposta è sempre la stessa. Considerando i lenti spostamenti il consumo maggiore di carburante rispetto ad altri veicoli è ampiamente ripagato dalla maggiore indipendenza. Chiaramente il budget dipende dallo stile di viaggio, tuttavia dopo oltre un anno confrontandoci con molti altri viaggiatori ci siamo resi conto che rispetto a molti riusciamo anche a spendere la metà. Tra questi ci sono persone che viaggiano in VAN, in Camper o in camion poco attrezzati.

Il nostro camion ha una massa a pieno carico di 16 Ton e una portata di circa 6 tonnellate. Questo ci ha consentito di allestire il veicolo in funzione della nostra necessità e non viceversa. Un bagno ampio, un letto comodo, una discreta riserva di energia elettrica, sistemi di potabilizzazione, un garage per la moto interno, la lavatrice. Questi erano i nostro requirement per l’allestimento del camion e in funzione di questo abbiamo scelto il veicolo. Acquistare un camion per il solo gusto di avere un veicolo grosso o appariscente non troviamo abbia nessun senso. Se avessimo accettato di avere un indipendenza più limitata ci saremmo rivolti verso un veicolo più piccolo, che porta altri vantaggi rispetto ad un camion attrezzato come un veicolo piccolo.

Siete mai stati derubati?

Ovviamente siamo un obiettivo e la sicurezza è sempre la nostra priorità assoluta ogni volta che lasciamo sola la nostra casa.  Finora non abbiamo mai avuto intrusioni nel nostro veicolo, e questa è la buona notizia! Comunque, la realtà è che abbiamo incontrato persone a cui ciò e accaduto e quindi il problema va preso in considerazione. Sicuramente il nostro Valentino è meno vulnerabile di altri veicoli. Mezzi come i VAN o i fuoristrada sono i più colpiti perché hanno tanti vetri a portata di persona, le maniglie più basse e spesso sono parcheggiati in modo meno visibile. Parecchie volte ci siamo confrontati con proprietari di questi tipi di veicoli a cui di notte, con loro stessi dentro, hanno provato ad aprire le porte. Ad alcuni hanno rubato la tanica dal tetto; ad altri l’autoradio o vari oggetti di abbigliamento. Nei mezzi in cui bisogna spesso tener aperte le porte per cucinare, o in cui bisogna tenere aperti i finestrini per dormire sono vulnerabili nei centri abitati, perché basta una piccola distrazione per essere derubati.

Il buon senso in casi come questi è il tuo migliore amico. Bisogna tenere tutto fuori dalla vista dei malintenzionati quando sei lontano dal tuo veicolo, come è bene tenere tutto sott’occhio quando si è nei pressi di questo. Non è una cattiva idea avere una cassetta di sicurezza in acciaio saldata al telaio del veicolo dove tenere denaro e passaporti, oppure nascondigli segreti per stivare oggetti di valore. Un piccolo e semplice antifurto come un interruttore di arresto del motore può servire nei casi peggiori nonché quando ci sia allontana dal veicolo.

Come decidete dove andare?

Di solito ci affidiamo al passaparola o parlando con gente del posto o con altri viaggiatori. Cerchiamo di leggere quanto più possibile su Internet riguardo ai luoghi a cui ci stiamo avvicinando, ma senza mai programmare troppo. A volte raccogliamo delle guide turistiche gratuite alle frontiere, oppure nei centri di accoglienza dei turisti che si trovano in numero elevato un po’ in tutti i paesi che abbiamo visitato. Non usiamo tantissimo il GPS per navigare, abbiamo mappe installate sul nostro Garmin ma anche sui nostri cellulari che più che altro utilizziamo durante la fase di ricerca dei luoghi in cui soggiornare la notte. Dovete tenere in considerazione che i cartelli sono spesso inesistenti o inaffidabili in molti dei paesi che abbiamo visitato fin ora.

Avete imparato lo Spagnolo?

In un viaggio come questo è impossibile non cercare di imparare qualche parola di Spagnolo e farlo è una cosa che a noi piace tantissimo. Perlomeno a noi sembra impossibile, ma non ad altri, dato che non sono stati rari i casi di viaggiatori che abbiamo incontrato che nonostante fossero in Sud America da diversi anni non erano in grado di comunicare con i locali. Si tratta di un interesse da coltivare piuttosto che una necessità vera e propria, dato che il Sud America non è assolutamente un luogo difficile in cui viaggiare. La cosa certa è che non si impara molto nei luoghi turistici, ma più che altro quando si ha voglia di interagire con le persone che sono lontane dai luoghi più blasonati e famosi. Queste sono le occasioni in cui si impara di più, però bisogna volerlo, viceversa troverete sempre qualcuno che vi saprà aiutare anche comunicando a gesti. Comunque dobbiamo dire che ogni paese del Sud America parla il proprio Spagnolo, quindi ad ogni frontiera dovrete fare i conti con una nuova lingua, che oltretutto specie nelle zone più remote è mischiata con le lingue autoctone, come i Quequa, il Guarani o il Lunfardo.

Avete avuto problemi di corruzione / polizia / frontiere?

Fino a questo punto del nostro viaggio – Senegal a parte – dobbiamo dire che la polizia è sempre stata cortese. Si, è vero qualche volta ci hanno chiesto qualche mancia, ma mai in modo insistente e praticamente sempre abbiamo avuto la meglio. A parte due volte in Senegal non ci siamo mai trovati a dover pagare multe per infrazioni inesistenti, magari un pio di volte abbiamo pagato qualche tassa stradale che molto probabilmente non era da pagare, ma ci può anche stare.  Molti tentano un sacco di tattiche, tra cui il classico “no no hablo Espaňol bueno.”, ma spesso si rischia di peggiorare la cosa. Ci ricordiamo ancora del buon poliziotto Boliviano che dopo averci controllato i documenti ci ha chiesto se capivamo lo Spagnolo, d’istinto abbiamo risposto, si. Lui ha sorriso e ridandoci i documenti ci ha detto: Bravi, non siete i soliti che fanno finta di non capire niente! Insomma per dire che la gente non è tutta stupida, non cerchiamo sempre di fare i superiori.

Nonostante noi stessi spesso non rispettiamo questa regola è comunque da dire che è sconsigliabile consegnare qualsiasi documento che possa essere tenuto in riscatto, meglio dare delle copie. Bisogna essere educati e pazienti, il più delle volte incontrerete persone annoiati e curiose di vedere l’interno del vostro veicolo.

Per quanto riguarda i confini, c’è da dire che non ci sono regole precise. I tempi sono sempre i più variabili a seconda di tantissime condizioni, traffico, feste, impiegati più o meno celeri. I tempi mediamente sono tra 1 e 3 ore. In Dogana generalmente non bisogna mai pagare nulla, eventualmente sempre è importante chiedere una ricevuta. Entrando in Perù dalla Bolivia ci è capitato di ricevere richieste di denaro, ma non abbiamo pagato! All’ingresso di ogni paese riceverete un timbro sul passaporto e generalmente ci sarà scritto quanti giorni potrete rimanere nel paese. Assolutamente non è una buona idea di oltrepassare quella data, come è una TERRIBILE idea quella di oltrepassare il permesso di importazione temporanea della tua auto.

Contrariamente alla credenza popolare, i cambi da entrambi i lati del confine sono spesso i migliori (e talvolta sono anche gli unici). Verificate prima il cambio così da essere pronti con i conti fatti e giudicare in modo corretto l’offerta che vi viene fatta. Per quanto ci riguarda utilizziamo poi sempre il bancomat o la carta di credito per prelevare contanti, evitando di tenere troppi soldi in tasca o nel camion.

Per quanto riguarda i malviventi ormai lo abbiamo ben chiaro, non importa dove ti trovi nel mondo, ognuno ti avvertirà che il prossimo paese è peggiore di quello in cui ti trovi. Anche qui vale la regola del buon senso, si può subire un furto sotto casa propria quando non si prendono le dovute precauzioni. Poi vale anche la regola che le città sono sempre luoghi più pericolosi in questo senso, quindi meno ci state e meglio è.

Che consiglio dareste a qualcuno che vuole fare il vostro viaggio?

È emozionante sentire tanti che stanno pianificando il proprio viaggio della vita! Lasciate che vi diciamo una cosa: non ve ne pentirete MAI, questo è ciò che possiamo assolutamente garantire!

Il miglior consiglio che potremmo dare è smettere di sognare e iniziare a fare! La pianificazione è davvero superata, non è scienza missilistica e non è necessario sapere cosa c’è dietro ogni roccia prima di partire. Quella che stiamo facendo è una dichiarazione controversa , ma crediamo fortemente che non si possa pianificare un viaggio che nella realtà delle cose può cambiare piega per moltissime ragioni in poco tempo. Solo fino a quando le cose non inizieranno sfuggire dal tuo controllo, quando butterai tutta la tua pianificazione capirai che ad aver ragione è solo la forza del vento e non quella del motore della tua macchina.

Dovrai assicurarti che il tuo veicolo sia in buone condizioni prima di partire, cambiare le parti che non ti convincono e assicurarti di avere parti di ricambio per tutto ciò che si rompe spesso. Non fare affidamento sui concessionari della tua marca oltre oceano, perché veicoli con lo stesso nome sono i realtà completamente diversi tra loro.

Se state pensando di acquistare il vostro veicolo in Sud America vi possiamo dire che come straniero non puoi prendere un’auto fuori dall’Argentina mentre è semplice farlo in Cile o in Perù.

E’ una buona cosa imparare qualcosa sulla propria vettura prima di partire e portarsi qualche buon manuale. Considerate che spesso i meccanici sono bravi a sostituire parti più che ripararle e se il veicolo in questione non è presente nel paese dove lavorano le cose si possono anche complicare. Per farvi un esempio un meccanico ufficiale della marca del nostro camion ci ha chiesto come sollevare la cabina di guida, cosa che in pratica è uguale su tutti i camion da 40 anni a questa parte.

Perché fate la manutenzione da soli e non andate da meccanici?

La decisione è arrivata dopo tante esperienze negative con meccanici di mezzo mondo (seppur ne abbiamo avuta qualcuna positiva). E’ importante imparare pian piano a fare tutti i lavori da solo, certo si può anche sbagliare, ma almeno avrete fatto voi l’errore e saprete come sistemare. Se proprio dobbiamo fidarci di qualche meccanico non sono certo quelli ufficiali. Come dicevamo i veicoli Europei non esistono qui, o sono profondamente diversi, quindi vi trovereste davanti a qualcuno addestrato a cambiare pezzi di qualcosa che conosce che prova – a tentoni – di riparare qualcosa che non conosce. E’ qualcosa che difficilmente avrà un lieto fine.

Cercate di verificare se su internet esistono forum dedicati al vostro veicolo, spesso si trovano informazioni che valgono più di tanti meccanici sparsi per il mondo. Detto questo però diffidate dalle informazioni su internet poco strutturate e sopratutto non dedicate al vostro veicolo, altrimenti correrete solo il rischio di fare danni.

La conferma di ciò che stiamo dicendo ce l’abbiamo avuta in diverse occasioni, come quando con un manuale d’officina in mano ci siamo sentiti dire da un meccanico che era sbagliato ciò che ci era scritto e invece era giusto ciò che voleva fare lui. In nessun modo stiamo arrogantemente affermando di essere migliori dei meccanici “professionali” che finora non abbiamo incontrato, ma ciò che ci importa è essere consapevoli di ciò che viene fatto sul nostro veicolo, perché non essendo a casa, tornare indietro dal meccanico che ha fatto il lavoro sbagliato potrebbe non essere semplice, se non addirittura controproducente.

E poi diciamolo, c’è soddisfazione nel sapere che le cose sono fatte correttamente, l’orgoglio di essere in grado di far girare le ruote di nuovo dona un enorme senso di conforto, sopratutto quando si viaggia in luoghi remoti.

Che consiglio potete dare per arrivare in Sud America?

Noi abbiamo seguito una strada poco comune, da Dakar siamo arrivati in Uruguay, ma questa è una rotta che ci sentiamo di consigliare a spada tratta. I problemi burocratici dell’imbarco a Dakar non sono da sottovalutare, sopratutto se non avete un po’ di esperienza in situazioni simili. La strada più semplice per raggiungere il Sud America è imbarcarsi in Europa, sulla stessa nave che abbiamo preso noi della compagnia Grimaldi, Si, una compagnia Italiana di cui andiamo fieri! Viaggerete sulla nostra stessa nave, o una delle altre identiche che seguono la stessa rotta e vivrete un’esperienza indimenticabile. Dobbiamo proprio dirlo, noi ci siamo trovati benissimo, sopratutto con l’equipaggio con cui abbiamo stretto un bel rapporto d’amicizia che ancora dura dopo un anno e mezzo.

Il viaggio in cargo

C’è bisogno di un’assicurazione?

Stipulare un assicurazione di viaggio è sempre una buona idea sia per coprire i tuoi oggetti di valore nonché principalmente la tua salute in caso di disastro. Attenzione perché abbiamo scoperto che alcune compagnie di assicurazione richiedono la prova del tuo biglietto di uscita (volo) quando fai un reclamo e questo è un po’ complicato nel caso di un viaggio Overland. E’ bene verificare con l’assicuratore prima di firmare una polizza di questo tipo. Se hai già lasciato il paese senza comprare una polizzale tue opzioni diventano minori. Ciò che puoi fare in questo caso è guardare che opzioni ci sono in giro e tra queste troverai World Nomads, che può coprirti anche se stai già viaggiando. Tuttavia, la loro polizza non è l’opzione più economica seppur sia tra le migliori.

Poi c’è l’assicurazione del veicolo. Tra i viaggiatori che abbiamo incontrato abbiamo sentito parlare di polizze del loro paese che coprivano anche viaggi in paesi remoti, tipicamente francesi, tuttavia può essere davvero difficile trovare una casa assicuratrice che copra tutte le tue destinazioni … e poi, cosa succede se cambi destinazione? Guardate noi, eravamo partiti con l’idea di andare in Asia e siamo finiti in Sud America. Poi sicuramente ottenere una politica da casa propria è un’opzione costosa, ma diciamocelo, se è una cosa che può darti tranquillità fallo.

Dovete sapere che non in tutti i paesi l’assicurazione è obbligatoria, e tra l’altro anche dove lo è voi potreste essere tra i pochi ad averla. C’è chi optata per fare l’assicurazione nei paesi in cui è obbligatoria e non farla invece quando non lo è. Non abbiamo trovato molti paesi con case assicuratrici in frontiera, quindi quando non c’è un ufficio disponibile di solito ce ne sarà uno nella prima città che raggiungerai. Non sempre è accettabile stipulare un’assicurazione nella prima città per i poliziotti che incontrerete, quindi potreste essere costretti a procurarvela ad esempio con un taxi. Però cercate sempre di discutere con i poliziotti, magari troverete una soluzione. Per quanto riguarda l’assicurazione per Argentina, Uruguay, Bolivia, Chile e Paraguay abbiamo stipulato una polizza cumulativa direttamente a Montevideo (leggi l’articolo dedicato)

Assicurare il veicolo in Sud America

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