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Dall’Africa al Sud America: le temperature di un Anno di viaggio in camper

Primavera in Argentina, passiamo dai 40 Gradi di Mendoza ai -8 sul passo des Libertadores in poco meno di 200 km di viaggio

Iniziare il giro del Mondo a bordo di un veicolo significa preparalo per affrontare i climi più differenti tra loro e questo non solo per far si che questo non abbia problemi lungo la strada, ma anche per fare in modo che il confort di bordo non pregiudichi il proprio stato di salute e quindi di conseguenza la propria voglia di viaggiare. Non pensiate che questo sia assurdo! Questo aspetto per molti potrebbe sembrare poco influente, spesso ci si sente pronti a tutto e capaci di vivere qualsiasi tipo di difficoltà climatica senza troppi problemi, anzi molti pensano che questo faccia parte dell’avventura. Un viaggio a lungo termine però ha ben poco a che vedere con un’avventura, anzi non centra proprio niente. Nella realtà delle cose tutti si possono adattare alle difficoltà in un viaggio a breve o medio termine affidandosi al fatto che questo sia un prezzo da pagare per un periodo limitato della propria vita, ma viceversa quando il viaggio è lungo non si può e non si deve tralasciare nulla.

Quando si prevede di stare sulla strada a lungo le cose cambiano e ogni mancanza dei comfort di base si trasforma nel disagio che fa si che i propri piani e quindi il proprio budget possano cambiare.

A quali temperature si va incontro durante un giro del mondo?

Screenshoot della app su Iphone che mostra le statistiche di temperatura, in questo caso quella esterna.

L’impianto domotico a bordo di Valentino sta registrando ogni dieci minuti la temperatura esterna e interna dal giorno della nostra partenza ad ora. Questa funzione serve principalmente al funzionamento dell’impianto di riscaldamento automatizzato che abbiamo a bordo nonché a prevenire il congelamento degli impianti,  ma per questo articolo ci siamo divertiti ad utilizzarlo per riassumere le statistiche delle temperature che abbiamo incontrato fino ora.

Abbiamo scaricato sul nostro PC i dati dell’ultimo anno di viaggio e sovrapposto il grafico della temperatura esterna con quella misurata all’interno della cellula abitativa. Successivamente abbiamo diviso il grafico in trimestri in modo da far emergere meglio i cambi di temperatura che abbiamo misurato passando da un paese all’altro nonché cambiando spesso la quota a cui ci trovavamo.

Ne sono emersi dei dati molto interessanti, sopratutto per quanto riguarda la funzionalità della coibentazione che abbiamo previsto sul nostro Valentino.

Premessa: Come è isolato il nostro veicolo?

Abbiamo lavorato molto su questo aspetto e di conseguenza struttura e aspetto del nostro camion si sono adeguati per ottenere il massimo del risultato di coibentazione. L’isolamento di Valentino è costituito da pannelli in Styrofoam da 6,5 cm di spessore più delle fibre di Aerogel in corrispondenza del telaio in ferro esterno. Il telaio della cellula di Valentino ci ha permesso di non utilizzare nessun tipo di inserto all’interno dei pannelli, cosa che ha aiutato molto a migliorare la funzionalità di isolamento insieme alle finestre in PVC con vetro doppio.

Il nostro Valentino, livrea scelta in funzione delle temperature che avremmo incontrato in viaggio

In tanti ci hanno chiesto come mai Valentino sia bianco e non colorato come tanti altri camion di questo tipo, la risposta la capite da voi, il colore del rivestimento influisce notevolmente sulle temperature interne ma non solo, influisce anche sulla struttura fisica e sulla sua longevità.

Se vuoi sapere di più in merito a come isolare la cellula di un VAN, di un Furgone o di un Camion ti consigliamo la lettura del nostro eBook Lo Zen e l’arte della camperizzazione di un veicolo Overland.

Il riscaldamento e la climatizzazione a bordo

L’impianto di riscaldamento di Valentino è costituito da un sistema a termosifoni d’alluminio dentro cui gira liquido antigelo scaldato da un Webasto da 9 Kw di potenza. La scelta di un riscaldamento ad acqua rispetto ad uno ad aria è stata fatta anche in questo caso per migliorare al qualità della vita a bordo dato che l’immissione di aria calda tende a creare un ambiente troppo secco nonché poco stabile in termini di temperatura.

Se vuoi sapere di più in merito a come strutturare un impianto di riscaldamento a bordo di un veicolo Overland ti consigliamo la lettura del nostro eBook Lo Zen e l’arte della camperizzazione di un veicolo Overland.

Schema di funzionamento dell’impianto di riscaldamento di valentino

Per quanto riguarda il raffreddamento della cellula non abbiamo a bordo un condizionatore, lo avevamo ma lo abbiamo tolto quasi subito sostituendolo con un climatizzatore evaporativo. Questa scelta è stata fatta in funzione del fatto che abbiamo preferito avere a bordo un sistema utilizzabile a tempo pieno solo con l’ausilio dei pannelli solari, cosa infattibile con un impianto di condizionamento per via dei suoi elevati consumi.

Il giro del mondo seguendo le stagioni e i climi più miti

Premettiamo col dire che un viaggio come il nostro ci consente di inseguire le stagioni, spostandoci nei luoghi dove il clima è generalmente più favorevole. Questo però non significa non dover affrontare situazioni molto diverse tra loro, sopratutto quando si attraversano aree desertiche o di alta montagna come è successo a noi durante questo primo anno di viaggio.

Primo trimestre di viaggio: Marocco, West Sahara, Mauritania e Senegal

Primo trimestre di Viaggio: Dal Marocco al Senegal

Da Aprile 2017 a Giugno 2017 abbiamo viaggiato dal Marocco al Sengal attraversando Sahara Occidentale e Mauritania. La Primavera in queste regioni è ancora tutto sommato mite e quindi siamo riusciti a sfuggire al grande caldo.

Grafico delle temperature del primo trimestre di viaggio

Come possiamo vedere dal grafico qui sopra abbiamo sperimentato in Marocco una grande escursione termica tra il giorno e la notte, cosa normalissima per una regione prevalentemente desertica. Le temperature massime sono state registrate in concomitanza con la nostra permanenza nella parte Sahariana del paese nei pressi di Merzouga, mentre la notte più fredda l’abbiamo passata a Marrakech (6,5 °C) che abbiamo potuto notare essere anche la notte più fredda di tutta la nostra permanenza in Africa.

Merzouga, Erg Chebbi. Il giorno più caldo in Africa

Secondo trimestre di viaggio: Uruguay, Argentina, Brasile e Bolivia

Secondo trimestre di viaggio attraverso Uruguay, Brasile e Bolivia

Il secondo trimestre di viaggio ci ha visto prima per un lungo periodo in nave e poi attraversare Uruguay, una piccola parte di Argentina, Brasile ed infine La Bolivia in una delle regioni più estreme che abbiamo percorso durante il nostro viaggio. Questo percorso ha influito notevolmente nelle statistiche delle temperature, vediamole di seguito.

Grafico delle temperature riferito al secondo trimestre di viaggio

Il secondo trimestre è quello dove abbiamo registrato le temperature più alte e più basse che abbiamo incontrato dal giorno della nostra partenza. A fine Agosto ci trovavamo in Brasile, nel Pantanal dove la sonda posta sul tetto del nostro Valentino ha registrato una temperatura massima di 61 °C e una minima di 22 °C. Da notare che ad Agosto in Brasile è Inverno, quindi per evitare il caldo è la stagione migliore, tuttavia l’avvicinamento all’Equatore gioca il suo ruolo quindi in questo caso è fondamentale avere una cellula ben coibentata ma anche dotata di sufficienti finestre che consentano una ventilazione ottimale al fine di abbassare la temperatura interna quando fuori inizia a fare più fresco.

Il Pantanal in Brasile è stato il luogo più caldo dove siamo stati fin ora. Qui di giorno il termometro sul tetto di Valentino è andato a 61 °C

A fine Settembre invece ci trovavamo a quota 4500 metri di media lungo la Laguna’s route, uno dei percorsi più emozionanti fatti fin ora. Qui abbiamo sperimentato le notti più fredde del nostro viaggio registrando una minima di -17 °C e ad oggi le uniche notti in cui abbiamo dovuto accendere il riscaldamento a bordo. L’accensione del riscaldamento a bordo si nota immediatamente dal grafico delle temperature interne, dato che si vede l’appiattimento a 22 gradi. Questo appiattimento privo di eccessivi picchi indica anche la stabilità di temperatura che si riesce a mantenere con un impianto ad acqua rispetto ad uno ad aria.

Lungo la Laguna’s Route in Bolivia ci trovavamo costantemente tra i 4200 e i 5000 metri. Qui abbiamo passato le notti più fredde raggiungendo i -17 °C alle 6 del mattino.

Terzo trimestre di viaggio: Argentina e Chile

Terzo trimestre di viaggio, la discesa verso Sud tra Chile e Argentina

Il terzo trimestre di viaggio ci ha visto percorrere il Nord dell’Argentina fino a Mendoza, da qui poi siamo passati in Chile dove da Santiago siamo scesi fino al termine della Carrettera Austral.

Grafico delle temperature del terzo trimestre di viaggio

A metà Novembre ci trovavamo a Santiago, capitale del Cile e evidentemente uno dei luoghi più caldi in cui ci è capitato di trovarci in questo periodo. Vediamo invece che tra la metà e la fine di Dicembre ci trovavamo lungo la mitica Carrettera Austral dove il cielo prevalentemente coperto ha favorito delle giornate abbastanza fresche. Tuttavia in questo caso non è stato necessario accendere il riscaldamento del nostro Valentino dato che la temperatura interna si è mantenuta sempre sopra i 20 °C.

Lungo la Carrettera Austral in Chile

Quarto trimestre di viaggio: Chile e Argentina

Quarto trimestre di viaggio, la risalita verso Nord dopo aver raggiunto Ushuaia

Durante il quarto trimestre di viaggio abbiamo iniziato la nostra risalita verso Nord dopo aver raggiunto il punto più a Sud della terra del Fuoco, Ushuaia. Durante questa parte del viaggio più che le temperature ad essere protagonista è stato il vento, peccato non aver avuto a bordo anche un anemometro.

Grafico delle temperature del quarto trimestre di viaggio

Come si può notare dal grafico delle temperature aver scelto l’Estate Australe per raggiungere Ushuaia ci ha consentito di percepire delle temperature davvero miti. Le cose sono cambiate risalendo a Nord, quando nei pressi di San Martin de Los Andes una giornata davvero fuori dal comune ci ha portato a vivere quella con la temperatura massima più bassa. In questa occasione avevamo deciso di non accendere il riscaldamento interno, dato che come possiamo vedere il calore accumulato all’interno della cellula non è stato smaltito facendo registrare una temperatura interna minima di 18,5 °C.

Risalita verso Nord attraverso l’Argentina, qui nella regione del Chubut

Quinto trimestre di viaggio: Chile

Mappa del percorso del quinto trimestre di viaggio

Tornati nuovamente in Chile dopo una sosta di qualche giorno a Santiago siamo tornati sulla costa del Pacifico dove abbiamo da subito potuto apprezzare delle temperature fresche.

Grafico delle temperature relative al quinto trimestre

Il quinto trimestre è ancora in corso, ma analizzandolo possiamo notare la differenza di temperatura apprezzata a Santiago nei primi giorni di Aprile rispetto a quella misurata sull’Oceano tra la fine di Aprile e i primi giorni di Maggio.

Lungo la costa dell’Oceano Pacifico in Chile costeggiando il deserto di Atacama

Conclusione

Come avete potuto notare le temperature che abbiamo visto registrare dalla domotica del nostro Valentino sono state le più disparate e questo significa che sia il nostro camion che noi abbiamo dovuto sopportare una bella dose di cambi climatici, alcuni anche molto repentini tra loro. Da un anno a questa parte abbiamo avuto modo di confrontarci con diversi altri viaggiatori a lungo termine, ognuno a bordo di veicoli differenti tra loro dall’Auto al VAN passando per camion simili al nostro. Il confronto con loro ci ha portato a confermare quanto detto all’inizio, il Comfort di bordo non deve essere visto esclusivamente come un lusso, ma bensì come un tramite per poter goder al massimo del proprio viaggio. Ciò che abbiamo potuto notare è che nelle situazioni più disagiate il minor comfort ha spesso portato a scelte di cambio di rotta, piuttosto che all’utilizzo di sistemazioni di emergenza come alberghi o ostelli. Questo non deve essere per forza visto come una cosa negativa, tutt’altro, ma è una delle cose che va prevista durante la fasce di scelta o di allestimento del proprio veicolo al fine di calcolare in modo adeguato il budget di viaggio.

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